giovedì 27 dicembre 2012

L’ammazza draghi

C’era una volta, tanto tempo fa, un paese lontano, lontano, infestato da draghi feroci, che infuocavano ogni cosa che gli capitava a tiro. Così andò per centinaia di anni.
I contadini erano sfiniti e arrabbiati.
Un giorno arrivò un cavaliere temerario. Il nobile cavaliere fece un patto con il re: avrebbe ricevuto 100 monete d’oro per ogni drago ucciso.
Così il cavaliere partì alla ricerca dei draghi.
 


 Arrivato in cima alla montagna di bava trovò un grosso, anzi un enorme rettile squamoso, verdastro che puzzava di zolfo e sputava fuoco.
Il drago continuava a dormire nonostante al cavaliere fosse cascata la spada mentre la sfoderava.
Il cavaliere raccolse la spada e in quel momento il drago si svegliò.




Il cavaliere, pronto a tutto, alzò lo scudo e parò le potenti fiamme del drago; spiccò un balzo e, facendo il giro della morte, conficcò la spada nel poderoso torace del drago.
Cento monete d’oro erano sue.
Nel villaggio non si parlava che di lui; era molto strano che un forestiero arrivato da non si sa dove uccidesse un ferocissimo drago.
Dopo qualche tempo, ricomparve un altro drago. Il cavaliere andò alla carica, ma questa volta il drago da uccidere era sulla montagna congelata.
Il nobile cavaliere partì per la fredda montagna e, arrivato in cima, sfoderò la spada. Questa volta non gli cascò, ma il drago era sveglio e il cavaliere gli disse:-Allora Scaracchia-scintille, ti fai ammazzare con le buone o ti ammazzo con le cattive?–
Il drago ruggì e sputò fuoco, ma il cavaliere corse sulla parete della grotta e gli conficcò la spada nel cranio.
E ne aveva altre cento di spade, per combattere molte altre volte.
Il Re chiamò il cavaliere e, non potendo sapere come ricambiare i suoi nobili gesti, gli diede in sposa sua figlia.
Il cavaliere accettò e così vissero felici e contenti.



Matteo

Cari amici, volete sapere come è nato questo racconto? Un giorno Anna mi mostrò il quadro di W. Kandinskj Il cavaliere azzurro. Mi piacque molto e guardandolo attentamente scrissi il mio racconto.
Cercate il quadro e osservatelo anche voi, forse….