venerdì 11 novembre 2011

Sulle ali della fantasia, fiabe e racconti a “modo mio”




Lo gnomo di Mary

Ciao ragazzi, ora vi spieghiamo come abbiamo creato le nostre fiabe, seguendo con i nostri genitori un corso di scrittura creativa condotto da  Anna Lanzetta e Giovanni Esposito, attore, che ci ha recitato storie bellissime.
Per creare le nostre fiabe, abbiamo utilizzato pochi personaggi e le abbiamo inserite in un tempo e in uno spazio indeterminati.
I protagonisti delle nostre storie parlano in modo semplice proprio come i ragazzi della nostra età (frequentiamo dalla scuola elementare alla prima media) e siamo sicuri che vi piaceranno.

Come ogni fiaba che si rispetti, anche le nostre storie hanno -il lieto fine- e insegnano molte cose a grandi e piccini.


Per narrare le vostre storie, vi suggeriamo di utilizzare l’imperfetto, il passato remoto, il trapassato prossimo e i tempi del condizionale, ma per i vostri commenti e osservazioni, il presente, il passato prossimo e il futuro.
Strutturate i vostri racconti in sequenze narrative, descrittive e riflessive e scoprirete il gusto di leggere, ascoltare e narrare.
Per descrivere i luoghi e gli ambienti, lasciatevi ispirare dalla natura, ma saranno le Arti a offrirvi il materiale più adatto. La musica scandirà le vostre emozioni, la pittura vi farà creare attraverso l’uso di linee, forme e colori e l’architettura vi farà costruire dimore di incomparabile bellezza tra guglie e pinnacoli.

Il ricordo alimenterà la vostra fantasia e i misteri gotici accenderanno la vostra immaginazione.
I luoghi storici e museali vi trasporteranno nel passato tra abiti di raso e crinoline. Vi divertirete a trasformare personaggi da fiaba in ragazzetti  punk .

Potete scrivere in prima o in terza persona, come più vi piace, perché la storia è lo specchio del nostro pensiero e della nostra sensibilità.
Con la scrittura creativa, ogni ragazzo diventa artista di se stesso e sulle ali della “fantasia”, domina l’universo infinito. 
In una storia c’è sempre una parola più importante: la cosiddetta parola chiave che contiene il segreto della storia, pensate alla scarpetta di Cenerentola o alla mela di Biancaneve.
I suoni di una parola possono descrivere o suggerire acusticamente l’oggetto o l’azione che significano e abbiamo così scoperto che la parola non è solo un insieme di segni ma uno strumento capace di esprimere ciò che abbiamo nella mente e nel cuore: l’ansia, la paura, la tristezza, la gioia, i nostri sogni e un mondo senza violenza. La fiaba è un racconto semplice, si possono omettere alcune parti di un periodo senza comprometterne la comprensione e riprenderle, se occorre, successivamente.





È  molto divertente creare delle storie. Potete riscrivere storie che avete già ascoltato e trasformarle. Potete mettere insieme personaggi e situazioni di tante storie e trasformarli secondo il vostro punto di vista, ma essenzialmente potete inventarne di nuove.Quando scrivete le vostre fiabe, illustratele con disegni; è un modo semplice per scoprire la bellezza delle Arti. Scegliete liberamente il genere e lo stile più vicino alla vostra sensibilità; è un modo per conoscere di più voi stessi, perchè nella creatività riveliamo la nostra personalità. Per i luoghi della narrazione potete scegliere tra: il bosco, la montagna, la pianura, la campagna, la strada, il villaggio, la casa, il fiume, il lago, gli interni o gli esterni di una dimora, luoghi precisati o imprecisati. Potete utilizzare elementi magici: specchi delle brame che hanno il potere di mostrare a chi vi si specchia i propri desideri, bacchette magiche prodotte con legni pregiati o piume di uccelli, scope volanti, la cui velocità è stabilita dell'incantesimo che contengono, cappelli parlanti che hanno il potere di leggere nel pensiero, mappe che celano luoghi misteriosi e tesori ben nascosti, elfi e folletti, buoni o cattivi, quadri che si animano, tappeti volanti, pietre dai poteri misteriosi e miracolosi, la casa di Baba Jaga, il castello incantato, maghi, fate e stregoni.



Il mostro Agron di Matteo

Corso di scrittura creativa: “A modo mio”
La “fiaba
tra parole, immagini e suoni
settembre 2005

Fine della prima parte, continueremo  il nostro racconto  al prossimo incontro.

Anna Lanzetta